Si è spento a Milano dopo lunga malattia Paolo Martelli, professore di Scienza politica alla Statale di Milano e promotore e primo coordinatore del dottorato in Studi politici del suo Ateneo.
Docente in diverse sedi universitarie (Università della Calabria, Pavia, Bologna, Milano), studioso rigoroso e innovativo, Martelli è stato animatore (e primo direttore) dell’Associazione Politeia, contribuendo in modo decisivo alla diffusione in Italia della Public choice. Sua l’introduzione alla traduzione italiana (Mulino, 1998) di The calculus of consent: Logical Foundations of Constitutional Democracy di James M. Buchanan e Gordon Tullock.
La sua opera intellettuale ed istituzionale, sempre attenta alla dimensione normativa della politica, ha favorito la formazione in Italia, in particolare (ma non solo) nel dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università di Milano, la formazione di studiosi interessati al neo-istituzionalismo razionale e ai modelli generatisi all’interno di questa corrente di studi.
All’intento pedagogico, realizzatosi attraverso la stesura di trattati e manuali, fra i quali piace ricordare Analisi delle istituzioni politiche del 2012, Martelli ha affiancato nel corso della sua vita professionale un genuino interesse di ricerca per la politica italiana. Oltre ad alcuni articoli pubblicati presso la RISP, ricordiamo la monografia del 2009 I partiti nella Prima Repubblica: maggioranze e governi dalla Costituente a Tangentopoli, scritta insieme a Luigi Curini, e L’istituzione del disordine del 2018, un saggio critico sui limiti della Costituzione italiana.
Per lungo tempo attivo nella Società Italiana di Scienza Politica e membro del comitato scientifico della RISP, aveva fondato e coordinato lo standing group Politica e Razionalità.
Tutta la SISP esprime cordoglio per questa perdita e porge le proprie condoglianze alla famiglia.