Geopolitica: Rivista dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze ausiliarie accetta proposte per il secondo numero del 2019 (luglio-dicembre).
Il tema monografico del volume è: Le sovranità contrastate
Curatore: Giuseppe Casale (LUMSA)
Scadenza per le proposte: 31 dicembre 2018
Scadenza per gli articoli: 30 giugno 2019
La crisi di sovranità dello Stato è cifra comune nelle analisi sulla “postmodernità” politica. Lo Stato moderno si è costituito contrapponendosi ad autorità universalistiche o comunque a carattere plurinazionale, affermando simultaneamente il suo primato sui pluralismi politici interni (rex est imperator in regno suo). I cardini della sovranità westfaliana si sono conservati nello Stato di diritto liberale prima e democratico poi, confermando l’assorbimento statocentrico della politicità e della giuridicità.
La statizzazione così delineata, raggiunta nel XX secolo un’affermazione pressoché planetaria, sembra oggi aggredita su molteplici fronti.
Sul versante internazionale, l’esclusivismo attoriale degli Stati si confronta con soggetti di differente natura (movimenti d’opinione, gruppi economici, reti terroristiche, criminalità organizzata, milizie e burocrazie private, ecc.).
Dal punto di vista interno, si registrano iniziative indipendentiste che, autonomamente o alimentate dall’esterno, sfidano la sovranità degli Stati in cui sono inscritte, esibendo materialmente le frizioni tra il principio di non ingerenza e il principio di autodeterminazione dei popoli. Sebbene, nella gran parte dei casi, gli intenti indipendentisti si risolvano nell’obiettivo di creare nuove entità territoriali sovrane – inverando una sorta di nemesi storica a carico degli Stati nazionali – sovente essi muovono dalla ripoliticizzazione comunitarista delle appartenenze ascrittive e delle identità primarie (etniche, religiose, ecc.), che si presumevano definitivamente disinnescate dal costituzionalismo liberale.
Nemmeno l’integrazione politica delle masse è riuscita a compensare la consunzione del paradigma sovranitario. Lo stesso interventismo socioeconomico keynesiano, se inizialmente aveva garantito allo Stato gestore una capillare presenza nella società, una volta aggredito dalle crisi di sostenibilità fiscale si è risolto nell’adesione alle agende neoliberiste di “senati virtuali” avulsi dai canoni democratici della responsabilità politica. Da qui il duplice risvolto di una sovranità fortemente condizionata dall’apparente scientificità delle leggi dei mercati che, per un verso, protegge i governi dal sovraccarico di domande sociali ma, per l’altro, li espone alla revoca del consenso implicito (permissive consensus) normalmente prestato al sistema politico.
Nondimeno, merita attenzione l’evidenza di una “desocializzazione” dello Stato (hollowing out) che tuttavia non rende superflue le capacità regolative ed estrattive di quest’ultimo, per via dell’infungibilità strutturale e funzionale di apparati amministrativi comunque necessari all’esecutività di indirizzi non più sovranamente definiti.
D’altra parte, simili dinamiche non riguardano esclusivamente gli Stati liberaldemocratici, bensì, per taluni aspetti, interessano anche regimi di altra specie, in misura direttamente proporzionale al loro grado di coinvolgimento nel sistema delle interdipendenze globalizzate, a testimonianza di un più generale processo di ridefinizione della sovranità.
Scopo del volume è quindi indagare, sotto vari profili e a diversi livelli, sulle sfide e sulle contraddizioni che minano il modello dello Stato sovrano moderno, per individuare alternativamente: a) un processo di progressivo superamento di quest’ultimo; b) lo sviluppo di ridefinizioni teoriche e riadattamenti pragmatici volti a confermare la resilienza dell’impianto statocentrico della politica; c) l’ipotesi intermedia di forme di desovranizzazione cavalcate da taluni Stati a danno di altri.
Saranno valutate con particolare interesse proposte di contributi (anche condotti su casi studio) relativamente a:
trasformazioni delle prerogative sovrane nelle relazioni internazionali e ripercussioni sul piano geopolitico;
superamenti o riconfigurazioni della cifra territoriale della sovranità;
rapporti degli Stati con metaorganizzazioni inter- e sovranazionali, ovvero con soggetti non governativi in genere;
nessi e divaricazioni tra sovranità politica e governo economico;
odierni fenomeni di irredentismo/indipendentismo o comunque di contrasto organizzato alla sovranità degli Stati;
problematizzazioni della nozione di “postmodernità” congiunta a quella di “poststatualità” nelle società pluralistiche contemporanee.
Gli autori sono invitati a proporre – in lingua italiana o inglese – i sommari (abstracts) dei loro articoli, senza eccedere le 400 parole, e un breve (massimo un paragrafo) profilo biografico entro il 31 dicembre 2018.
L’invio va effettuato ai seguenti recapiti di posta elettronica: giuseppecasale80@inwind.it, matteo.marconi@uniroma1.it.
Entro 10 giorni, gli autori delle proposte approvate riceveranno l’invito a inviare i loro contributi per la revisione paritaria.
Non è prevista una lunghezza massima per gli articoli, ma si raccomanda di non eccedere i 70.000 caratteri.
Gli articoli sono accettati in italiano e inglese, devono essere inediti e non contemporaneamente proposti a terzi.
Inviando l’articolo, l’autore assevera di possederne i diritti per la pubblicazione e li cede in esclusiva a Geopolitica: Rivista dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze ausiliarie.
Gli articoli accettati in lingua diversa dall’italiano saranno pubblicabili in traduzione, a discrezione della redazione.
I contributi devono seguire fedelmente le indicazioni contenute nel Normario (Guide-lines in English) ed essere corredati di un abstract in lingua inglese (100-150 parole), della versione del titolo e di tre parole chiave sempre in lingua inglese.
La data entro cui inviare le bozze definitive degli articoli è il 30 giugno 2019.
L’invito a presentare un articolo completo non ne garantisce la pubblicazione. Anche articoli approvati dai revisori potrebbero non essere pubblicati per mancanza di spazio nel numero; tuttavia, col consenso degli autori, saranno pubblicati in un numero successivo.
La pubblicazione del numero 2 del volume VIII di Geopolitica è prevista per dicembre 2019.
Geopolitica è la rivista dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze ausiliarie (IsAG) di Roma; è riconosciuta dall’Anvur come rivista scientifica per le aree disciplinari 11, 13, 14.